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Home Città I Comitati di quartiere a Milano si confrontano

I Comitati di quartiere a Milano si confrontano

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FiabMercoledì 26 settembre 2012, presso il Teatro Elfo Puccini, in corso Buenos Aires, si è tenuto l'incontro  pubblico  dei Comitati di quartiere "Problemi e proposte per la città dei cittadini"- dal Manifesto per Milano alla Giunta Pisapia. A coordinare i lavori sono stati Salvatore Crapanzano e Carlo Montalbetti (Presidente onorario del Coordinamento dei Comitati Milanesi), altri contributi al dibattito sono stati forniti da Giangiacomo Schiavi (Vicedirettore del Corriere della Sera), Aldo Bonomi e Marco Vitale.

Seduti nelle prime file si notavano vari Assessori comunali come Lucia Castellano, Franco D'Alfonso e Marco Granelli e il Presidente dell'Amsa, Sonia Cantoni.


Circa 26 i Comitati che si sono iscritti a parlare per presentare i principali problemi dei propri territori, mostrando su uno schermo delle documentazioni fotografiche, inerenti a ciò che essi lamentavano: degrado ambientale, ecomostri, inquinamento acustico, criminalità diffusa, abusivismo , spaccio di droga, movida erano i temi più diffusi. Pochi gli interventi  realizzati e per lo più inefficaci, per quanto riguarda la possibilità di debellare o, per lo meno, di arginare alcuni di questi. Dopo l'entusiasmo iniziale e le molteplici aspettative che hanno salutato la Giunta Pisapia, molti esponenti dei Comitati hanno preso atto di un affievolimento dei buoni propositi di cambiamento, vista la complessità del disagio che serpeggia nei quartieri della città.

Per quanto riguarda la zona 3, erano presenti i Comitati Abruzzi Piccinni, Lambrate,  Rubattino e Venezia- Buenos Aires, rappresentato da Paolo Uguccione. A relazionare per il primo di essi, nato nel 2006, c'era Fabiola Minoletti che ha evidenziato tre fenomeni come: il degrado urbano e quello dovuto ai graffiti, oltre al problema della  prostituzione. E'importante rieducare il cittadino, ha affermato la relatrice, a vivere in un quartiere pulito e ad appropriarsi della propria via, segnalando, all'occorrenza, ciò che causa disagi. C'è bisogno di maggiore generosità e passione da parte di chi opera nei Comitati". Dal 2007 è stato messo a disposizione un numero di telefono allo scopo di comunicare i fenomeni di degrado, sulla base del Progetto Ambrogio del Comune di Milano. Quest'ultimo è finalizzato ad ottimizzare i tempi di intervento, grazie a segnalazioni di sicurezza stradale, decoro e pulizia, manutenzione di strade (buche, pensiline, semafori, panchine, rifiuti segnaletica stradale ecc.).

Il Presidente di Ciclobby, Eugenio Galli , ha detto che sui temi della mobilità ciclistica, l'elezione di Giuliano Pisapia, ha messo in circolo una energia creativa senza precedenti. Si è rilevato da subito un incremento dell'utilizzo di questo mezzo ecologico. Occorre ora ,agire sui comportamenti con una visione chiara e un'azione decisa. L'Area C è sicuramente una grande sfida da portare avanti, altro tema è quello della limitazione della velocità. Ciò che non serve, sono i conflitti che si scatenano a volte, quasi fosse una guerra "fra poveri", i pedoni contro i ciclisti o quest'ultimi contro gli automobilisti e viceversa. Bisogna comprendere e rispettare le reciproche esigenze.

Il fondatore dei City Angels, Mario Furlan, ha sottolineato che essi sono presenti sul territorio da 18 anni, c'è meno criminalità e droghe pesanti ma si nota maggiore povertà, alcolismo e, cosa peggiore, più rassegnazione. A suo avviso servono tre cose: rigore, da parte delle Forze dell'Ordine  (su determinati reati), politiche sociali ed integrazione degli immigrati. E' importante che i cittadini si riapproprino delle proprie città, con il rispetto delle regole,visto che  è andata calando la voglia di partecipazione. Ha terminato dicendo: "Diamoci da fare noi perché Milano possa diventare una grande Milano"

Giangiacomo Schiavi, vicedirettore del Corriere della Sera, ha tirato le fila  dicendo che mancano i segnali forti sulla politica culturale, ad esempio nei quartieri, non bastano delle mostre ogni tanto; questi apporti critici da parti degli esponenti dei Comitati, giocati con molta pacatezza,. possono essere un elemento forte su cui contare.

Giuseppina Serafino

WeWrite, anno III, n. 10, ottobre 2012