Esiste una realtà dove la moneta di scambio non è il denaro, ma il proprio tempo, visto come un’occasione di fornire il proprio aiuto, la propria esperienza o capacità nello svolgere un determinato compito, gratuitamente, in cambio di un servizio di pari durata del quale si potrà usufruire in futuro, quando se ne avrà la necessità.
Si tratta della banca del tempo, nata per unire utilità e piacere e per scoprire un nuovo modo per mettersi a disposizione degli altri, come si farebbe per un amico o per un familiare. Le banche del tempo sono sistemi in cui le persone possono scambiarsi reciprocamente attività servizi e saperi. Nascono come libere associazioni tra persone che si organizzano autonomamente e si scambiano tempo per aiutarsi soprattutto nelle piccole necessità quotidiane.
In queste banche speciali, la circolazione del denaro è sostituita dallo scambio di tempo. Non esistono interessi, ma è obbligatorio pareggiare i conti; bisogna dunque ricambiare con altrettanto tempo messo a disposizione ogni favore ricevuto da un altro individuo iscritto alla banca del tempo di cui si è membri.
Ad una banca del tempo può aderire chiunque, poiché ognuno di noi è in grado di offrire ad un altro una propria capacità. Potrebbe trattarsi di effettuare una riparazione casalinga, di mettersi a disposizione per attività di dog-sitting o di andare a fare la spesa al posto di chi non ne ha la possibilità, in modo da poter offrire il proprio aiuto in tal senso.
Un insegnante di matematica, ad esempio, potrà decidere di mettere a disposizione due ore del proprio tempo per aiutare uno studente in difficoltà. La banca del tempo penserà a metterlo in contatto con la persona interessata, a cui potrà offrire il proprio aiuto. A propria volta, l’insegnante indicherà i servizi che potrebbero essergli utili. Per ipotesi, egli potrebbe essere alla ricerca di una persona che si prenda cura del suo gatto quando si troverà in vacanza.
Decidere di aderire ad una banca del tempo può rappresentare una maniera utile per estendere la propria rete di relazioni sociali e per imparare ad attribuire una nuova importanza ai bisogni dell’altro, oltre che per riscoprire la bellezza di poter contribuire alla circolazione di saperi e di abilità pratiche in maniera gratuita, sapendo allo stesso tempo di poter avere a propria disposizione una rete di persone capaci nel momento in cui si avrà bisogno di un piccolo aiuto o favore.
Le banche del tempo possono essere create da chiunque e sono aperte al contributo di tutti i cittadini. Per conoscere se nella propria regione o città una banca del tempo è già attiva, è possibile consultare on line l’elenco (http://www.associazionenazionalebdt.it/?page_id=423) fornito in proposito da parte dell’Associazione Nazionale Banche del Tempo.
Marta Albè
WeWrite, anno III, n. 11, novembre 2012
Foto: http://www.get-wise.org.uk/
Fonte: http://www.associazionenazionalebdt.it/