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Home Società Come scrivere un CV: 8 consigli semiseri

Come scrivere un CV: 8 consigli semiseri

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Tutti danno consigli su come scrivere un CV, solitamente una serie di banalità che vanno dal “siate onesti” al “inserite gli hobby in linea con la posizione per cui vi state candidando”. Funzionano? Sono convinto di no. Di seguito elenchiamo 8 consigli basati sulla realtà, nuda e cruda. 8 consigli, da non prendere troppo sul serio, per ottenere il tanto sognato “posto fisso”.

1) Consiglio numero 1: l’età anagrafica è importante, ma non come la intendete voi. Le aziende fanno screening sull’età, che vi piaccia o no. Se avete 40 anni, prendete nuovamente in considerazione l’idea di aprire un chiringuito a Praia da Pipa, la spiaggia brasiliana da top ten. È più probabile (e sicuramente più divertente) che ottenere un posto in banca.

Per le donne: evitate l’età da marito o da bebè in arrivo. Insomma, non sforate i 28. I pargoli fanno sempre felice mammà ma un po’ meno l’azienda, che di solito non ama le maternità e assenze annesse.

CV - Vignetta di Ciro Forte2) Consiglio numero 2: domicilio e residenza vicini al luogo di lavoro, anzi, vicinissimi. Fondamentali per essere lì in 5 minuti, casomai il capo avesse bisogno di un fazzoletto in più per starnutire. Se siete lontani, arriverete in ritardo. Se non lo fate, vi stancherete troppo per arrivare in orario e quindi non sarete produttivi.

3) Consiglio numero 3: laureati in lettere, filosofia, storia? No, grazie. Laurea in ingegneria o economia con il massimo dei voti e rigorosamente in corso, MBA da 80.000 euro negli States (chi non se lo può permettere?), ERASMUS obbligatorio, perché gli studi all’estero sono trendy, anzi, necessari, anzi, indispensabili per fare data entry.

Per i dottorandi/ricercatori universitari: glissate amabilmente. Piuttosto dite che avete passato gli ultimi tre anni in Tibet cercando di ritrovare voi stessi. Sempre meglio di passare per secchioni-tutta-teoria. Insomma, meglio new age che topi di biblioteca. Tié.

4) Consiglio numero 4: un’esperienza per ogni azienda, un’azienda per ogni esperienza. Adattare il vostro CV alle aziende per cui vi candidate è semplice, basta usare Sostituisci > Trova e poi Sostituisci con nel menu in alto a destra di Word. Modificate il settore  di provenienza, inserite il nome di un competitor. Effetto garantito. Se non avete esperienze in linea, citate il lavoro presso il cugino della zia del nonno, possibilmente emigrato in Germania (inserire l’esperienza all’estero è come mettere i soldi in banca). Il resto vien da sé.

Per i neolaureati: come sopra. Tanto l’esperienza ve la chiedono lo stesso. Ovviamente a meno che non puntiate a rifornire la macchinetta del caffè. Ri-tié.

5) Consiglio numero 5: inserite il dono della xenoglossia. Parlare lingue che non avete studiato non è cosa comune, tanto che Misteri, su Rai 2, vi ha dedicato una puntata ad hoc. Quindi risparmiate tempo e, sul curriculum, alla voce lingue, scrivete: “tutte quelle che vi servono”.

6) Consiglio numero 6: siate un nerd, ma di quelli turbo. Vi rilassate riparando CPU e impostando macro e tabelle pivot su Excel. Conoscete php, sql, asp, html, css, .NET, C, C++, C# (per i non-nerd: sono tutte sigle vere). Non dite di conoscere “Internet e Outlook”, passerete per qualcuno che non sa neanche dove sta di casa il tasto Stamp.

7) Consiglio numero 7: visto che adorate fare turni e straordinari (possibilmente notturni e non pagati), ditelo. Gli hobby e interessi sono fatti per questo.

8) Consiglio numero 8: nelle motivazioni dite espressamente che siete masochisti. Vi siete fatti da soli e grazie a grandi sacrifici, acquisendo competenze spendibili sul mercato. Ciononostante, ora desiderate ardentemente un capo che ne sa meno di voi, guadagna più di voi, e soprattutto vi dà da fare quello che non tocca a voi.

Adesso non vi resta altro che inviare il CV. Il posto fisso è lì che vi aspetta, al termine dell’arcobaleno. Sperate che l’elfo che lo custodisce abbia il senso dell’umorismo.


Ivan Libero Lino

WeWrite, anno I, n. 10, novembre 2010