«Io sono una Maga delle Spezie. La mia passione sono le spezie. Ne conosco origini, significato dei colori, profumi. Posso chiamarle una per una con il nome assegnato loro quando la terra si spaccò come una scorza per offrirle al cielo. Il calore che emanano mi scorre nelle vene. Dall’amchur, la polvere di mango, allo zafferano, tutte si piegano ai miei comandi. Un sussurro e mi svelano proprietà segrete e poteri magici.»
(Chitra B. Divakaruni, La maga delle spezie)
Per avvicinarsi a terre lontane e misteriose, come l’India, non è strettamente necessario compiere un lungo viaggio, in particolare nel momento in cui, per i motivi più diversi, non se ne ha la possibilità. Avvicinarsi ai sapori indiani, attraverso la lettura e la sperimentazione, può essere considerato di per sé come un percorso di ricerca e di scoperta dell’altro e dell’ignoto, un vero e proprio viaggio effettuato in prevalenza attraverso i sensi del gusto, della vista e dell’olfatto.
Tra Est e Ovest − A guidarvi lungo il vostro viaggio di scoperta, tra antichi sapori e colori sgargianti, sarà Tilo, la protagonista del romanzo La maga delle spezie dell’autrice di origini bengalesi Chitra Banerjee Divakaruni, la quale, proprio come Tilo, la maga di sua invenzione, ha vissuto l’esperienza di abbandonare il proprio Paese d’origine alla volta degli Stati Uniti. Tilo sarà in grado di tenere vivi i ricordi legati al proprio passato, fatto di isole arcane e sperdute e di un rapimento da parte dei pirati, all’interno della propria bottega delle spezie, un angolo di India affacciato sul più occidentale e tecnologico dei continenti, punto d’incontro per tutti coloro che hanno compiuto un viaggio simile a quello della maga e che sentono il bisogno di essere da lei aiutati e confortati, attraverso le parole e grazie ai poteri curativi delle spezie, legati a un universo di credenze ataviche, ma in grado di alleviare i malesseri della vita moderna.
Antichi rimedi magici − Cannella bruna e calda quanto la pelle per aiutare chi è solo a trovare qualcuno che lo prenda per mano. Seme di coriandolo, sferico come la terra, per fare vedere chiaro. Trigonella contro la discordia. Zenzero per il coraggio profondo di chi sa quando dire no.
Ogni spezia, polvere, bacca o foglia sfiorata dalla maga racchiude in sé un potere quasi magico, la capacità di suscitare effetti benefici nella persona a cui la pietanza, composta con ingredienti appositi a seconda della situazione, viene offerta. Secondo Tilo, spezie davvero efficaci possono provenire solo dall’India, una terra di poesia ardente, di piume d’acquamarina, di tramonti rossi come il sangue. È lo stesso nome della maga ad essere legato alle spezie. Til è infatti il termine indiano utilizzato per indicare i semi di sesamo, solitamente lasciati essiccare al sole, i quali costituiscono una ricca fonte di nutrimento.
Comfort food − Tilo fa apparire le pietanze arricchite di spezie come fonte di sollievo e di consolazione, da preparare per noi stessi e da offrire agli altri in un momento di difficoltà. Possiamo arricchire di spezie un piatto semplice come il riso, per portare un pezzetto delle lontanissime terre dell’India sulle nostre tavole, senza scordare i poteri nascosti di alcuni ingredienti. Sapevate, ad esempio, che una dose di pepe, posta a forma di mezzaluna ai piedi del letto, è in grado di allontanare gli incubi? Dovreste inoltre imparare che la curcuma – una polvere dorata, impalpabile, dall’aroma sottile e leggermente amaro – è considerata la spezia della giovinezza e della rinascita, e che i semi di finocchio sono in grado di rinnovare la forza interiore e di riportare la calma in ogni animo, persino nelle vicende più burrascose. Un pizzico di realismo magico si affaccerà così sull’Occidente.
Marta Albè
WeWrite, anno II, n. 1, gennaio 2011
Riso speziato all’indiana
Ingredienti per 4 persone
300 gr. di riso basmati
1 cucchiaino di burro
4 chiodi di garofano
qualche seme di finocchio
alcuni grani di pepe nero
½ cucchiaino di curcuma
½ litro d’acqua
½ cucchiaino di sale
un pochino di latte
Preparazione
Mettete il riso in un setaccio e lavatelo più volte in modo da eliminare tutto l'amido. Scolatelo bene. Fate sciogliere il burro in una casseruola. Aggiungete i chiodi di garofano, i semi di finocchio, il pepe. Unite il riso e fatelo tostare per qualche minuto. Versate l'acqua. Sistemate di sale. Coprite e portate ad ebollizione. Abbassate successivamente la fiamma e fate cuocere per 20 minuti. Unite la curcuma sciolta in poco latte caldo. Mescolate bene e fate cuocere senza coperchio per altri 10 minuti. Il riso è pronto per essere servito.