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Home Società Sperimentazione animale: hanno vinto le lobby farmaceutiche?

Sperimentazione animale: hanno vinto le lobby farmaceutiche?

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Sperimentazione animaleSe il cammino del progresso è in continuo divenire, com’è possibile che nel 2010 non si possa contare su metodi alternativi alla vivisezione?
La Direttiva 86/609 approvata lo scorso 8 settembre dal Parlamento Europeo delude animalisti e opinione pubblica, aprendo la strada a cortei di protesta e richieste di rigetto da parte dei governi nazionali. L’iter di revisione è precedente di almeno due anni, durante i quali si stava lavorando per una completa eliminazione della procedura, evidentemente vanificato dall’ultimo passo indietro.

Le voci contrarie – La LAV (Lega Anti-Vivisezione) si mostra confusa dinanzi i cambiamenti normativi inseriti nel testo: la prima versione, risalente al 2008, convinse per la sua innovazione soprattutto nella volontà di tutelare il benessere degli animali da laboratorio. Il suo ufficio stampa fa sapere che tra i punti di maggiore allarme ci sono: la possibilità di ricorrere, seppur in deroga, a gatti e cani randagi, utilizzare specie a rischio di estinzione e/o catturate in natura (scimpanzé, gorilla, ad esempio). A questo si aggiungono la dolorosa di soppressione per inalazione di anidride carbonica indicato erroneamente dalla legge quale metodo umanitario e, persino, la pratica di sperimentazione senza anestesia e la produzione di vaccini monoclonali per via ascitica. Evidentemente tutti gli emendamenti che rifiutavano tali scelte, supportati nella precedente stesura, sono stati bocciati in quella vigente.

Il voto europeo – Secondo Michela Kuan, responsabile nazionale settore vivisezione LAV, il testo approvato dall’Europarlamento è il risultato di input peggiorativi che hanno annebbiato il regime di trasparenza e alleggerito le restrizioni per le industrie vivisettorie. L’accordo maturato nell’ultimo anno e mezzo fra i tre attori istituzionali, il Parlamento Europeo, la Commissione Europea e i Governi nazionali (il Ministero della Salute per l’Italia) avrebbe dovuto tenere fede al voto del 5 maggio 2009, nel quale la LAV, insieme ai rappresentanti animalisti europei riuniti nell'alleanza Eurogroup for animals ed European Coalition to End Animal Experiments chiesero interventi diversi all’uso di cavie animali.

Recepimento italiano – In ambito nazionale, si preme con determinazione sulla conferma delle disposizioni più restrittive: fra cui il divieto al ricorso di randagi, permesso dalla precedente Direttiva europea del 1986 ma vietato in Italia dalla Legge 281/91 e dal Decreto legislativo 116/92. La petizione anti-vivisezione, sostenuta senza distinzioni di colori partitici e da esponenti celebri del mondo scientifico, artistico oltre che politico, non è bastata. Il dissenso è stato gridato e ora si attende una lettura interna della direttiva più incline al rispetto per la vita degli esseri animali.

Il tema vivisezione sarà, sicuramente, ripreso a più battute: nello specifico italiano, vari gruppi animalisti e la LAV monitoreranno le opzioni più restrittive vagliate dal governo e la sua interpretazione del Decreto Legislativo con concrete soluzioni di ricerca differenti dalla sperimentazione.

Federica Abozzi

WeWrite, anno I, n. 10, novembre 2010


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Aiutiamo i nostri amici animali

Allevamento Green Hill Questa struttura si trova a Montichiari (BS) ed è composta da vari capannoni in cui si allevano fino a 2.500 cani beagle l’anno, destinati unicamente a laboratori di vivisezione. Rinchiusi in gabbie con luce artificiale, i cani crescono e vengono lasciati a morire dopo vari esperimenti. Esiste una legge, la Legge Regionale 33/2009  che vieta le condizioni in cui questi animali vengono tenuti. Un corteo contro Green Hill e la vivisezione, scopo la chiusura di tale struttura, si terrà a Montichiari il giorno 6 Novembre alle h 15.00 in via Tito Speri.

Cosa accade in Spagna Una realtà diffusa in Spagna sono le perreras, luoghi orribili per cani e gatti randagi, che una volta accalappiati vengono soppressi dopo 10 giorni. Sono veri e propri lager affollati e sporchi; la peggiore di queste si trova a Olivenza (Badajoz). L’associazione Onlus “Progetto Animalista per la Vita” (http://www.progettoanimalistaperlavita.org/) cerca di trarre in salvo da questo inferno il maggior numero di animali possibile, cercando loro una famiglia e donando loro una seconda vita. Ma da soli non possono farcela, hanno bisogno di noi. Chi volesse sostenere questa causa può contattare la Fepaex (http://www.fepaex.org/) o firmare una petizione on line su Facebook: http://www.facebook.com/event.php?eid=151901328180640&ref=ts

Cosa puoi fare tu In Italia ci sono numerose associazioni per la protezione animale, come Lav, Enpa e Oipa, che offrono la possibilità di firmare petizioni on line e contribuire così a salvare le vite di molti animali. Svariati canili inoltre hanno bisogno di volontari, anche solo per portare a passeggio i nostri amici pelosi per qualche ora alla settimana. Pensateci. Tante piccole gocce possono formare un oceano.

Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni. Albert Einstein (1879-1955).

Rossella Mongelli.