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Home Recensioni Cinema I migliori film d'amore della storia del cinema

I migliori film d'amore della storia del cinema

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Film d'amore - Locandina TitanicFebbraio, tempo di freddo e di San Valentino, di serate passate in casa a guardare un film con una copertina sulle gambe insieme alla dolce metà, oppure struggendosi per un amore non corrisposto. Tempo di romanticismo, insomma, in attesa che la primavera risvegli i sensi sopiti, come nel più classico happy end di un film d’amore. Perché non fare il punto su quali film romantici vedere?
La redazione di WeWrite ha selezionato per voi alcuni dei più bei titoli di sempre, cercando non solo di elencare i più conosciuti, ma anche di strapparvi un divertito “chapeau!” per qualche film meno famoso ma sicuramente meritevole.

Sarà per gli incassi, sarà perché orde di ragazzine si strappavano le vesti davanti a un poster 200x50 cm di Leonardo DiCaprio, ma parlando di film d’amore è impossibile non citare Titanic (1997, regia di James Cameron, con Leonardo DiCaprio, appunto, e Kate Winslet). Il film, storia di un amore ostacolato da differenze di classe sociale sulla nave protagonista del più famoso naufragio della storia, presenta una delle colonne sonore che ha fatto scuola, inserendosi di diritto nelle canzoni d’amore più belle di sempre (My heart will go on, di Céline Dion).

Il legame amore-morte, classicamente inseribile in una relazione conflittuale Eros-Thanatos, si ripresenta in molte pellicole, tra le quali Ghost (1990, diretto da Jerry Zucker ,con Patrick Swayze, Demi Moore e Whoopi Goldberg), e Al di là dei sogni (1998 diretto da Vincent Ward, con Robin Williams).

Film d'amore - Ghost: Demi Moore e Patrick Swayze, vaso di cretaL’amore che continua, la relazione Amore-Morte che diventa dialogica e pacifica accettazione del senso della vita è trasposta con grazia sullo schermo da Jerry Zucker, che in Ghost dà vita a una delle scene sensuali più citate nella filmografia dei primi anni Novanta, con Demi Moore e Patrick Swayze a modellare insieme un vaso di creta.

Più conflittuale e ricco di sfaccettature – e forse per questo più aderente alla complessità della vita – è Al di là dei Sogni, ispirato all’omonimo romanzo di Richard Matheson. La pellicola strizza l’occhio alla Divina Commedia di Dante e al mito di Orfeo ed Euridice, inserendo con abilità i temi del ricordo e dell’immaginazione. Forte anche l’influenza surrealista, in particolare la relazione biunivoca sogno-realtà che il teorico del surrealismo André Breton ha ben espresso nel saggio I vasi comunicanti, pubblicato nel 1932.

Particolarmente azzeccato è il filo narrativo del film, che vede morire entrambi gli amanti, separandoli nell’aldilà a causa delle diverse modalità di trapasso (lei suicida destinata all’inferno, lui morto in un incidente d’auto finito in paradiso).

Amore-Morte anche in Moulin Rouge, musical che in 127 minuti riesce a commuovere, emozionare, divertire, sognare e far riflettere. Ambientato nella Parigi bohémien di fine Ottocento, il film racconta l’amore tra Satine, cortigiana del Moulin Rouge, e Christian, giovane scrittore inglese,  osteggiata  da un ricchissimo quanto indisponente duca. Baz Luhrmann dirige magistralmente una stupenda Nicole Kidman e un ispirato Ewan McGregor e ci regala un musical che si inserisce a pieno titolo tra i più bei film d’amore sulla piazza.

Film romantici - Locandina Moulin RougeFilm romantici - 50 volte il primo bacio: locandina

Amori contrastati, amori che si costruiscono a poco a poco, con la leggerezza di chi cammina in punta di piedi. Sono gli amori di Lost in Translation (2003, Sofia Coppola, con Bill Murray Scarlett Johansson), 50 volte il primo bacio (2004 diretto da Peter Segal, con Adam Sandler e Drew Barrymore) e Harry ti presento Sally (1989, di Rob Reiner, con Billy Crystal e Meg Ryan), che regala una di quelle dichiarazioni che alle donne solitamente fanno strappare l’elastico delle mutande, sempre che non fingano, come nella famosa scena in cui Meg Ryan simula un orgasmo davanti a un imbarazzato Billy Crystal:

Ti amo quando hai freddo e fuori ci sono 30 gradi. Ti amo quando ci metti un'ora a ordinare un sandwich. Amo la ruga che ti viene qui quando mi guardi come se fossi pazzo. Mi piace che dopo una giornata passata con te sento ancora il tuo profumo sui miei golf, e sono felice che tu sia l'ultima persona con cui chiacchiero prima di addormentarmi la sera. E non è perché mi sento solo, e non è perché è la notte di Capodanno. Sono venuto stasera perché quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita cominci il più presto possibile”.

Più delicato e malinconico Lost in Translation. Trama semplice, al limite dell’essenzialità – attore sulla via del tramonto incontra a Tokyo giovane donna delusa, al traino di un marito fotografo che non si cura di lei – presenta due anime perse dove il Paese straniero è solo metafora della vita di entrambi. Il film, che ha vinto nel 2004 l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale, ha una malinconia struggente che coinvolge.

50 volte il primo bacio narra la storia di un uomo che si innamora di una ragazza che ha perso la memoria a breve termine e che ogni notte dimentica ogni cosa. Che cosa c’è di più romantico che fare innamorare ogni giorno di te la persona che ami? Consigliatissimo, quindi, almeno per chi vuole una commedia che sappia divertire, rubando solo qualche lacrima qua è là.

Film d’amore poco conosciuto ma assolutamente da vedere è Amami se hai coraggio (2003, di Yann Samuell, con Guillaume Canet e Marion Cotillard). Il titolo originale, Jeux d’enfants (giochi di bambini), meglio esprime la realtà dell’amore e della vita come gioco, un gioco divertente e terribile dove tutto è possibile. Il film racconta il legame tra Julien Janvier e Sophie Kowalsky, che si prendono e si sfidano e si lasciano e si sfidano di nuovo per tutto il corso della loro vita.

Potremmo citare un’infinità di altri titoli, da Il paradiso può attendere di Ernst Lubitsch (1943), che vede un gentiluomo raccontare al diavolo la storia della sua vita, piena di donne ma con un unico grande amore, a Via col vento (che non ha bisogno di presentazioni), da Romeo+Giulietta (di Baz Luhrmann, con DiCaprio) al più classico Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli, da French Kiss, commedia romantica con Meg Ryan e Kevin Kline, a Love Story, vincitore di un premio Oscar nel 1971 per la colonna sonora, a cura di Francis Lai, da Sweet November (2001, con Keanu Reeves e Charlize Theron) a Serendipity, che rispolvera il neologismo coniato dallo scrittore inglese Horace Walpole per indicare la scoperta di una cosa non cercata e imprevista mentre se ne sta cercando un’altra.

Decidiamo però di fermarci qui e chiediamo a te, amico lettore, di indicare gli altri titoli, quelli che ti hanno commosso o emozionato o divertito, sperando che la serendipità ci aiuti a trovare altri film d’amore che ci sono sfuggiti.

Quindi, giochi o non giochi?

Ivan Libero Lino

WeWrite, anno III, n. 2, febbraio 2012