Le aziende sono fatte di persone. I processi, le tecnologie e le strategie implementabili non possono funzionare se non si tiene bene a mente questo assunto semplicissimo. Questo è il motivo per cui il manager lungimirante deve sempre preoccuparsi di gestire al meglio il proprio team, preoccupandosi di mantenere un clima sereno, collaborativo, dove le informazioni siano facilmente reperibili e gli obiettivi chiari. L’insicurezza è figlia della cattiva gestione e madre di risultati insoddisfacenti.
La strategia vincente nella gestione di un gruppo di lavoro è quella che privilegia l’empatia al distacco, la collaborazione alla competitività, la motivazione all’imposizione.
Valorizzare le persone significa aumentare la produttività. Non è solo una questione etica. È una questione di primaria importanza per garantire il vantaggio competitivo dell’azienda.
Il manager che ha la responsabilità di un gruppo di lavoro dovrebbe sempre porsi come obiettivo la salvaguardia delle proprie risorse, la valorizzazione delle competenze, la gestione dei conflitti. Deve stabilire obiettivi chiari e misurabili. Deve delegare strutturando un processo di controllo che permetta di intervenire se necessario. Il bravo manager stabilisce priorità sui compiti da eseguire, crea delle checklist, rimuove gli ostacoli. La creazione di un team di successo avviene se il manager diventa un facilitatore, fallisce se agisce da controllore o da burocrate.
Il manager capace deve ascoltare. Deve raccogliere feedback e negoziare tra esigenze funzionali a volte conflittuali eppure tutte ugualmente valide. Deve riprendere in privato e premiare in pubblico. Un team di successo si costruisce sulla leadership, non sul culto del capo. Siate presenti senza soffocare, valorizzate i contributi individuali e incentivate l’esposizione delle idee.
Lasciate da parte i tecnicismi consolidati. Basta parlare di team building, empowerment, team working, one-to-one, goal, task, performance, extra mile. Siate chiari. Adeguate il lessico all’interlocutore. Le parole non sono importanti, è importante farsi capire. Comunicate con semplicità.
Siate umani, siate relazionali. Mettetevi nei panni degli altri. Perché nelle aziende, come nella società, forse non hanno tutti ragione. Però tutti hanno sempre “quasi” ragione.
Ivan Libero Lino
WeWrite, anno III, n. 6, giugno 2012